Finita la qual nominatione li tre deputati conteranno i voti, e quello che ne averà più s’intenda eletto eletto per Governatore, e se due, ò più avessero le voci pari, s’imbussolino i loro nomi, e uno se ne cavi per sorte,e quello che esce s’intenda eletto.
Il medesimo ordine si osservi nell’elezione dei Guardiani, o, Consiglieri e degli altri maggiori offiziali. E fatta l’elezione di tutti si leggano pubblicamente, e si notino al libro per fare poi l’entrata a suo tempo, come si dirà nel seguente Capitolo. E se alcuno degli eletti non volesse accettare si venga all’elezione di un altro, et il renunziante resti condannato in bolognini xv. Quali se non pagherà la seguente tornata resti privo di voce attiva, e passiva fino che non haverà pagato, e se il renunziante fusse degli offiziali presenti, e essendo nominato per qualche offizio, renunziando resti solamente condannato in bolognini otto, da pagarsi come sopra. Eletti e pubblicati tutti gli offiziali si dica il Te Deum con la Oratione Alimus tibi gratias.
Di quelli che verranno entrare in Compagnia
Cap. III
Se alcuno vorrà entrare in questa nostra Compagnia vogliamo che sia persona di buoni costumi, e fama e di età non meno di XV anni, e sia di legname. Paghi libre III e un Candelo di Cera bianca non minore di once tre e debba esser vinto per i due terzi delle palle del Si, ne prima si possa proporre, che il denaro non sia depositato in mano del Camarlingo, e fra due mesi dopo l’accettazione si facci la Cappa turchina conforme agli altri notri fratelli sotto pena di privazione, si possa nondimento questo tempo per giusta causa prolungare dal Venerando Governativo fino a sei mesi.
Dell’ammettere in Compagnia li figli dei confronti
Cap. IV
Vogliamo che li figli de i Confrati nostri, tanto vivi, quanto morti, che verranno entrare in Compagnia abbiamo come è ragionevole particolar privilegio sopra gli altri.
E prima quanto all’età basta che tocchino li XII anni e il pagamento si bolognini XV, oltre al Candelo, nel resto si osservi quando si dice nel precedere Capitolo.
Degli esercizi di devozione e altre opere di pietà nelle quali si vede esercitare la nostra Compagnia.
• Del fare e festare la festa di S. Giuseppe
• Delle orazioni delle XXXX ore
• Degli offizi divini da dirsi in Compagnia
• Dell’opera di curare i prigionieri
• Della carità verso li fratelli che fussero infermi o vicini a morte
• Di quello che si ha da fare per li fratelli, che passassero a miglior vita
• Del visitare li Confronti che fussero in carcere
• Del mettere pace e concordia fra li fratelli di Compagnia
Dalla memoria e gratitudine che vogliamo si tenga verso li fondatori della nostra Compagnia